Renault LAGUNA RXE 1,8

| Eleganza per tutti |

120000 km

1997

1783 | F4P | 95 CV

180 Km/h

1.385.678

Prodotta: 1996 / 1998

Renault Laguna è una autovettura di fascia medio-alta prodotta dalla Renault tra il 1994 ed il 2001.

Il lancio di Renault Laguna avvenne nel dicembre del 1993, e nei listini sarebbe apparsa dal mese di gennaio del 1994: la nuova berlina Renault fu introdotta nel mercato con il nome di Laguna. Tale denominazione fu ripresa da una concept car presentata al Salone di Parigi del 1990 e ribadì la volontà della Casa francese di passare dalle vecchie denominazioni numeriche dei vari modelli a nomi di fantasia. Al lancio della Laguna ciò era già avvenuto con la Clio (erede della Renault Supercinque), con la Safrane (che sostituì la Renault 25) e con la Twingo (che andò a rilevare l’ingombrante eredità dell’indimenticata Renault 4).

La concept car Laguna del 1990 fu una vettura che in realtà niente ebbe a che vedere con la Laguna di serie: fu infatti una roadster dalle linee avveniristiche e molto morbide. Furono però proprio queste linee assai fluenti a stabilire un nesso tra la concept e la vettura di serie. Pur essendo lontane tra loro le tipologie di carrozzeria, la Laguna lanciata all’inizio del 1994 si caratterizzò per la sua carrozzeria priva di spigoli, dalle linee assai morbide, in netto contrasto con quanto proposto fino a quel momento dalla 21. Tale aspetto, che d’altro canto si intona alla perfezione con la tendenza stilistica già avviata dalla Renault in altri suoi modelli lanciati in precedenza, è stato visto anche come un modo di fronteggiare l’offensiva commerciale di svariati modelli giapponesi che proprio in quegli anni si stavano affacciando in Europa, dove in alcuni casi erano stati costruiti degli stabilimenti ad hoc per il loro assemblaggio nel Vecchio Continente. Poiché anche l’ammiraglia Safrane, lanciata due anni prima, fu tra quei modelli Renault che si adeguarono al nuovo orientamento stilistico della Casa francese, la Laguna venne vista da non poche testate giornalistiche specializzate come una Safrane in scala ridotta, date appunto le sue forme morbide e la sua carrozzeria a due volumi e mezzo. Durante la progettazione della vettura, secondo la stampa specializzata avrebbe dovuto essere resa disponibile anche una variante a tre volumi, ma alla fine tale ipotesi fu smentita dai fatti.

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La prima generazione della Laguna era stata progettata in funzione del comfort e della sicurezza per gli occupanti. Quest’ultimo aspetto è stato curato specialmente per quanto riguarda la scocca, rinforzata con barre laterali antintrusione. Anche il pianale risultava rinforzato da longheroni in acciaio allo scopo di irrigidire la struttura di base della vettura. Ed ancora, i sedili anteriori erano stati fissati su di una barra in acciaio trasversale in modo da impedire loro di avanzare in caso di urto frontale. Un analogo sistema ha visto anche la plancia rimanere fissata ad una barra trasversale posta all’altezza dei montanti del parabrezza: in questo modo era la plancia ad essere bloccata, impedendole di arretrare in seguito ad un urto frontale.

Il pianale della Laguna I era nuovo ed avrebbe trovato una seconda applicazione solo nel 1997 con la nascita della Espace III. Tale pianale riprendeva le soluzioni già viste nella 21, anche se in parte riviste. All’avantreno erano presenti le solite sospensioni a ruote indipendenti con schema MacPherson, mentre al retrotreno vi erano sospensioni a ruote interconnesse con barre di torsione, esattamente come nella Renault 21, ma a differenza di quest’ultima, il retrotreno era stato riprogettato in modo da avere un effetto sterzante durante i trasferimenti di carico. L’impianto frenante variava a seconda della motorizzazione. Le versioni di base erano previste con un impianto frenante misto caratterizzato da dischi anteriori di tipo autoventilante, mentre la versione di punta usciva di serie con quattro freni a disco, dei quali quelli anteriori erano autoventilanti e quelli posteriori erano pieni. L’ABS era di serie solo nella versione di punta, mentre era a richiesta nelle altre versioni.

Il 1998 ha visto l’arrivo del restyling di metà carriera. A livello estetico vi furono solo ritocchi di dettaglio: i gruppi ottici anteriori ebbero gli indicatori di direzione integrati sotto un’unica calotta in policarbonato; i fari divennero poi poliellissoidali, con la parte esterna non prismata, e leggermente color fumè, mentre i fendinebbia divennero circolari. Inoltre il paraurti anteriore vide l’arrivo di una nuova griglia e di nuovi fendinebbia circolari come quelli della Clio II lanciata proprio in quell’anno. Ed ancora, la fanaliera posteriore della berlina era ora arancio/rossa invece di fumè/rossa e l’antenna radio non era più sul tetto ma era inglobata sul lunotto posteriore. All’interno dell’abitacolo vi fu l’arrivo di nuovi rivestimenti dai colori più chiari per rendere più luminoso l’ambiente interno e dare l’impressione di una maggior spaziosità. Più sostanziose le novità sul piano motoristico: per quanto riguarda i motori a benzina, il 1.8 di base venne sostituito da un 1.6 16v bialbero da 110 CV, mentre il 2 litri monoalbero fu a sua volta sostituito da un 1.8 16v da 120 CV; per quanto riguarda invece i diesel, il vecchio 2.2 aspirato da 83 CV cedette il passo ad un nuovo 1.9 turbodiesel da 100 CV dotato di alimentazione ad iniezione diretta (ma non ancora del tipo common rail), mentre il 2.2 turbodiesel rimase in listino ma beneficiò di alcuni aggiornamenti volti ad incrementarne le doti di erogazione. Infine, per quanto riguarda gli allestimenti, essi si articolarono in quattro livelli: RTE, RXE, RXT ed Initiale, il più lussuoso.

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