ALFA ROMEO SPIDER 2.0 AMERICA CAT.

| Una vera “chicca” |

47000 MIGLIA

1985

1962 | BUSSO | 132 CV

190 Km/h

124105 TOT.

Prodotta: 1983 / 1989

Alfa Romeo Spider comunemente conosciuta come “Duetto”, è una vettura sportiva scoperta prodotta dall’Alfa Romeo tra il 1966 e il 1994. È uno dei modelli più noti ed è il più longevo nella storia della casa milanese, con 28 anni ininterrotti di produzione, suddivisa in 4 serie successive.

Questo modello ebbe un sostanzioso ritocco rispetto alla linea nel 1983, e ha visto l’adozione di nuovi paraurti avvolgenti, mentre la coda tronca è modificata da un nuovo insieme di fari posteriori più grandi di uno spoiler nero in materiale sintetico.
La modifica di per sé “originale” ed in linea con le tendenze dei primi anni ’80, oggi non è molto apprezzata, ma deriva comunque da un approfondito studio effettuato dalla Pininfarina nella galleria del vento, con vantaggi aerodinamici che però non giovarono all’estetica della ormai classica Spider.

L’interno della vettura è costituito da un volante in radica della Hellebore, un quadro strumenti con “palpebre” separate per contagiri e contachilometri, e un tunnel centrale con indicatore benzina, pressione olio e temperatura acqua, estremamente minimalista ripreso direttamente dalla precedente serie.

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Resterà invariata sino al 1986, quando il classico cruscotto portastrumenti a due palpebre è sostituito da una a palpebra unica, che raccoglie anche gli strumenti secondari, in precedenza collocati sulla console centrale, al cui posto sono inserite delle bocchette di aerazione supplementari: oltre ad arricchire la strumentazione del voltmetro, prima assente, ne beneficia anche la climatizzazione. Sempre nel 1986 i classici specchietti cromati sono sostituiti da due specchietti Vitaloni specifici per il modello, in plastica nera come il resto delle finiture, denominati “candelabri” dagli appassionati per via delle maggiori dimensioni e sporgenza dalla sagoma della carrozzeria. Fino alla fine serie, nel 1990, non ci saranno sostanziali modifiche. Questa serie venne prodotta con 2 motorizzazioni, a carburatori (1.600 e 2.000), AR00526/A*S ed AR00515: potenze rispettivamente 102 CV DIN e 128 CV DIN.

Nel 1986 viene immessa sul mercato una nuova versione restyling della 2000 a carburatori denominata “Quadrifoglio Verde” anche se la potenza è invariata e il motore il classico AR00515 da 128 CV le variazioni di carrozzeria quali paraurti anteriore e posteriore che inglobano fascioni aerodinamici marcati, di comune design con le bandelle sottoporta (minigonne), ed i nuovi cerchi in lega da 15 pollici la rendono immediatamente distinguibile.

All’interno questa versione più grintosa nell’aspetto si presenta con sedili più avvolgenti e di colore grigio piombo con impunture rosse, così come rossa risultava essere la moquette sul pavimento. All’esterno vennero mantenute le appendici in gomma morbida già presenti sulla coda; anche gli specchi retrovisori sono i nuovi “candelabri”, di plastica nera. La “Quadrifoglio Verde” venne prodotta dal 1986 al 1989 in 2.692 esemplari in due soli colori: Rosso Alfa e Grigio Metallizzato. Sugli esemplari destinati al mercato statunitense la Quadrifoglio Verde era dotata dell’iniezione elettronica ed era disponibile anche in altre colorazioni come ad esempio il nero pastello. La Spider Quadrifoglio Verde rappresenta la massima espressione della Spider negli anni 80, con molti dettagli che anticipano la futura Quarta Serie.

Questa serie terminò di esistere con l’avvento della quarta e ultima serie nel 1989, ed è l’ultima ad proporre il motore di 2000 cm³ con i carburatori, per motivi di rispetto delle normative anti inquinamento.

La “Spider” terza serie era offerta con la capote in tela e come optional poteva essere dotata di Hard-top ( in colore vettura, contraddistinto da una “originale” banda nera trasversale dall’86).

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