ALFA ROMEO GIULIETTA 1.6

| La mitica Giulietta anni 80′ |

204000 km

1982

1570 | BUSSO | 109 CV

175 Km/h

187.064 ( 1.6)

Prodotta: 1977 / 1985

Alfa Romeo Giulietta è una berlina sportiva prodotta dal 1977 al 1985 dall’Alfa Romeo presso lo stabilimento di Arese. Riprende il nome dall’antesignana e omonima Giulietta degli anni cinquanta.

La nuova Giulietta non aveva un compito facile, dovendo sostituire una autovettura molto amata, la Giulia, utilizzando una meccanica già esistente (quella della Alfetta) ed evitando di sovrapporsi commercialmente ad altri modelli in listino. Inoltre, studiata negli anni successivi alla crisi petrolifera (la preprogettazione e i primi disegni risalgono al 1973), tutto il progetto fu improntato al massimo risparmio. Da queste premesse nacque una berlina a 3 volumi dal disegno fortemente a cuneo, con frontale basso e coda alta e corta (fu definita “a sedere d’anatra”). Pianale, motori e meccanica erano gli stessi della Alfetta. Per evitare che i due modelli si cannibalizzassero a vicenda (avevano anche lo stesso passo di 251 cm), la Casa di Arese decise di dare alla Giulietta una connotazione più economica, lasciando all’Alfetta, molto apprezzata e all’apice della carriera, il ruolo di berlina elegante. Nel complesso la Giulietta, per livello di allestimento, finiture e scelta di motori (partivano da 1,3 litri), si collocava un netto gradino sotto all’Alfetta.

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Nel giugno 1981 un restyling interessò molti dettagli del corpo vettura e degli interni. Le modifiche riguardavano i paraurti (ora in plastica e con profili satinati), la mascherina anteriore (ridisegnata), gli specchietti, l’eliminazione della fascia satinata posteriore, la plancia parzialmente ridisegnata e i rivestimenti interni. Comparvero anche, a seconda delle versioni, profili o fascioni laterali protettivi.

La gamma denominata Nuova Giulietta L comprendeva le versioni “1.3” e “1.6”, con allestimento base (mascherina nera, borchie coprimozzo nere, trasparenti degli indicatori di direzione anteriori color arancione, profili laterali più sottili, interni meno accessoriati), la “1.8”, con allestimento più curato (mascherina argento, borchie coprimozzo argento, trasparenti degli indicatori di direzione anteriori bianchi, fari fendinebbia, fascioni laterali, interni più accessoriati), e la “2.0 Ti” 1982 (che differiva dalla “1.8” per la verniciatura in grigio metallizzato della carrozzeria, per i paraurti e fascioni di colore grigio, per i cerchi in lega, per il volante in pelle e per la dotazione ancora più ricca).

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